mercoledì 28 maggio 2008

10 Segreti per Dimagrire meglio e più velocemente

Queste che leggete le ho trovate curiosando nel sito non sono facili da trovare per questo le copio e le metto nel blog così tutti possono leggerle e se vogliono seguirle io ho scelto ciò che mi piace e mi sembra adatto per i miei problemi Buona Dieta a tutte e tutti
Fata del cuore


10 Segreti per Dimagrire meglio e più velocemente


Ecco a voi le 10 semplici regole per un modo di mangiare più semplice e "amico della linea".

1.Frazionare
2.Bere acqua appena svegli
3.Fare una vera colazione
4.Fare uno spuntino
5.Bere prima del pasto
6.Mangiare verdure
7.Fare merenda
8.Bere prima di cena
9.Masticare lentamente
10.Bere una tisana prima di dormire


Ed ora, vediamo insieme le 10 regole, una per una.

1.Frazionare

Frazionate i pasti. I "digiuni" anche brevi, di 15-20 ore, possono indurre l'organismo a produrre delle "scorte" e a rallentare il metabolismo.

Fare più "mini-pasti": Combatte il senso della fame;
Previene la voglia di mangiare alimenti poco salutari fuori pasto;
Alleggerisce l'organismo che altrimenti sarebbe affaticato da pochi pasti abbondanti.

2.Bere acqua appena svegli

Bevete 1-2 bicchieri di acqua appena svegli.

È un modo per:
Indurre la diuresi;
"avviare il metabolismo"

Bere acqua fresca o a temperatura ambiente dipenderà dai vostri gusti; evitate però quella gelata o gassata.

3.Fare una vera colazione

Fate una "vera" prima colazione.
L'abitudine degli italiani di bere solo un caffè, o poco più, di primo mattino, sembra dura da vincere.
Quasi inevitabilmente, il calo di rendimento a metà mattina porta ad un frettoloso spuntino, magari a base di cappuccino e brioche per i grandi, o di merendine preconfezionate per i più piccoli.
Probabilmente è il tipo di cena, fatta solitamente a tarda ora e troppo abbondante, che non predispone poi verso una buona e sana prima colazione, che dovrebbe costituire la base per il rendimento di tutta la mattinata.
Già introducendo gli accorgimenti della Regola 1 noterete un maggiore appetito il mattino, e chi ha scoperto il gusto della prima colazione non vorrà più farne a meno.
Fate qualche tentativo anche voi.

Incominciate magari con uno yogurt, in cui avrete sminuzzato una mela o una pera, oppure con un'abbondante spremuta di arance; In alternativa, bevete una tisana, con 2 fette biscottate secche, oppure spalmate con un po' di miele;
Oppure bevete un frullato denso, latte e frutta fresca;
Ancora, potete provare con vari tipi di cereali con latte magro e mezza banana;

4.Fare uno spuntino

A metà mattina fate uno spuntino.
Se fate una buona prima colazione, più difficilmente vi coglierà il classico languore prima di mezzogiorno.
Fate comunque una piccola pausa.
Se avete fame, mangiate:
Un frutto;
Oppure uno yogurt;

Se invece non avete fame, non sforzatevi: l'ora del pranzo è abbastanza vicina! Fate invece un'abbondante bevuta, di acqua, tisana o succo fresco.

5.Bere prima del pasto

Un'ora prima del pasto ricordate di bere un bicchiere d'acqua. Vi servirà per un corretto apporto idrico, spesso trascurato, e spezzerà la "fame da lupi".
Ricordate anche che, di norma, non si dovrebbe bere durante i pasti. Introdurre liquidi supplementari con gli alimenti significa infatti masticare meno; quindi minore sminuzzamento e minore insalivazione dei cibi.
Inoltre le bevande diluiscono i succhi gastrici, rallentando la digestione.


6.Mangiare verdure

Concedetevi sempre un piatto di verdure e insalate di stagione, condite a piacere, preferendo un buon olio passato a freddo, un poco di sale marino integrale, magari limone oppure aceto di mele, erbe aromatiche.
Con il tempo diventerete sempre più ghiotti di questo piatto, che sarà l'asso nella manica per il vostro peso-forma.

7.Fate merenda

Non mangiate frutta a pranzo, ma dopo, cioè per merenda, come "spezzafame" a metà pomeriggio.
Interrompere le vostre attività e mangiate qualcosa vi farà sicuramente bene e vi farà riprendere i vostri impegni con più lena.
Se non avete fame, va benissimo un bicchiere di acqua o una tisana.

8.Bere prima di cena

Un'ora prima di cena bevete un bicchiere di acqua. Ricordiamo che è sempre meglio bere lontano dai pasti. Non dovrebbe essere troppo difficile per nessuno bere un bicchiere d'acqua o 2 appena svegli, prima di lavarsi e di vestirsi, e poi ancora durante la mattinata e durante il pomeriggio.
Questo è un buon accorgimento anche per chi dovesse prestare particolarmente attenzione alla linea; bere un certo tempo prima del pasto, infatti, conferisce un senso di sazietà che evita l'"abbuffata" a pranzo o a cena.

9.Masticare bene

Masticare giova alla salute. E alla linea. Ecco alcuni punti in favore.
Masticare facilita la digestione, non solo perché sminuzza il cibo, ma anche perché durante l'operazione lo impregna di saliva. Ricordate il detto latino " Prima digestio fit in ore" (La prima digestione avviene in bocca)?
Gusterete maggiormente i cibi. Farete in tempo ad accorgervi del loro sapore, e combatterete il mangiare compulsivo, che è l'anticamera della bulimia. Ricorderete con piacere il pasto e sarete meno tentati di ricorrere a spuntini, dopo poco tempo.
Il senso di sazietà subentra solo dopo un certo tempo; se masticate accuratamente e quindi impiegate il tempo giusto per il pasto, vi accorgerete di essere sazi, quindi eviterete di mangiare più del necessario.


10.Bere una tisana prima di dormire

Per finire la vostra giornata, preparatevi una tisana.

Non occorre che sia la solita camomilla, che a molti ricorda le malattie del periodo infantile.
Provate anche con la profumata ed efficacissima melissa, per conciliare un buon riposo, o. con un decotto di bucce di mele.
Buone proprietà hanno anche il biancospino, la malva (che è anche depurativa), la passiflora e il tiglio. Potete scegliere, dopo averle "sperimentate", quella che più gradite e più vi è utile.

Bevete la vostra tisana un'ora dopo la fine del pasto, o prima di coricarvi.

giovedì 22 maggio 2008

5 Regole per Dimagrire 5kg Subito
Praticamente ognuno di noi vorrebbe avere una linea migliore, un corpo più snello, una muscolatura più tonica. Soprattutto quando le giornate cominciano ad allungarsi e l’estate non sembra più un miraggio lontano.
Ma non sempre è facile orientarsi tra centinaia di messaggi diversi, e spesso discordanti, su come dimagrire correttamente. Le dritte
dell’amica, quelle lette su una rivista, quelle delle star… la verità, invece, si può riassumere in poche e semplici regole universali, suddivise in due categorie: cosa FARE e cosa NON FARE per raggiungere il peso forma. Cominciamo dalle prime.
Da fare: consumare almeno 1300 calorie al giorno
Un apporto calorico inferiore a questo, infatti, induce nel corpo la cosiddetta starvation response, ovvero il rallentamento biologico del metabolismo, che entra in una fase “di difesa”. Meglio non improvvisare menù da fame o peggio digiuni improvvisi e pasti saltati

Da fare: pasti piccoli, ma frequenti
Suddividere le calorie giornaliere in tanti piccoli pasti è il segreto per tenere a bada la fame e al tempo stesso mantenere costanti i livelli di zuccheri nel sangue, evitando i picchi insulinici e i cali di energia che spingono inesorabilmente verso i dolci. Richiedendo il tuo Profilo Dieta personalizzato, e scopri l’importanza degli spuntini leggeri e gustosi proposti dalla nostra nutrizionista. Per verificare i risultati ti basterà compilare il tuo nuovissimo Diario Nutrizionale.
Da fare: tieni attivo il tuo metabolismo!
E’ questa la regola-base per fare in modo che le calorie bruciate dall’organismo siano più di quelle introdotte con il cibo. Come? Innanzitutto scegliendo gli alimenti adatti, come il tè verde, in grado di incrementare il metabolismo corporeo del 4%.
Ma non dimenticare l’importanza dell’attività fisica nell’incrementare il consumo calorico giornaliero: bastano 30 minuti al giorno, e naturalmente il Programma Fitness personalizzato per non sbagliare.
E ora, attenzione agli errori da NON fare…
Non vivere la dieta come una sofferenza per il corpo e per l’anima.
Una dieta rigida, restrittiva e ripetitiva è quanto di meno utile ci possa essere per perdere peso in modo corretto. In primo luogo perché, come abbiamo visto, danneggia il metabolismo, e in secondo luogo per i suoi risvolti sulla psiche: il senso di frustrazione per le continue rinunce genera una condizione di ansia che modifica in peggio l’assimilazione dei grassi, e nel lungo periodo favorisce l’abbandono del progetto.



Volete dare al vostro organismo la "spinta" giusta per iniziare a perdere peso? Accelerando il metabolismo è possibile perdere fino a mezzo chilo al giorno, e non di liquidi come accade con molte diete drastiche, bensì di vero e odiato grasso. Il segreto sta tutto nello scegliere la giusta combinazione degli alimenti, imparando alcune nozioni basilari
Le proteine, per esempio, necessitano di un ambiente acido per essere metabolizzate, mentre i carboidrati ne richiedono uno alcalino. Consumando nello stesso pasto proteine e carboidrati, quindi, si costringe l'organismo a lavorare sia con enzimi acidificanti che con enzimi alcalinizzanti.
Questo processo
, per molte donne, risulta difficoltoso, e genera difficoltà di digestione che sono alla base della sensazione di gonfiore, e sindromi da malassorbimento che provocano eccessi calorici e accumuli di grasso.
Per evitare che questo accada, e permettere al nostro organismo di funzionare in condizioni ottimali accelerando naturalmente il metabolismo, basta quindi mettere in pratica questa semplice regola: proteine e carboidrati vanno consumati separatamente, e abbinati esclusivamente con i cereali.
Una buona abitudine può essere quella di consumare i carboidrati (pasta, pane, riso e cereali integrali) a pranzo, in modo da fornire all'organismo una buona quantità di energia da spendere nell'arco della giornata, e lasciare le proteine, quindi carne, pesce, uova, latticini, salumi e legumi, per cena, così da permettere al corpo di digerirle più lentamente.
Il tutto per ottenere un duplice risultato: da una parte si evitano quei conflitti digestivi che spingono lo stomaco ad assorbire più del necessario, dall'altra si mantiene il metabolismo attivo e "allenato" per tutta la giornata.
Naturalmente, la condizione imprescindibile è quella di inserire nella Dieta Quotidiana almeno 5 porzioni di verdura, da abbinare ai carboidrati sotto forma di sughi, e alle proteine sotto forma di contorni.
E la frutta? Con quella, purtroppo, bisogna fare attenzione. Il sistema digestivo riesce ad assimilare i suoi nutrimenti molto meglio a stomaco vuoto, senza contare che, mangiata a fine pasto, la frutta genera spesso fenomeni di fermentazione che provocano gonfiori e reflussi di acidi. Molto meglio, quindi, mangiarla lontano dai pasti, in modo da garantirsi due spuntini spezza-fame in grado di mantenere costanti i flussi metabolici.
Infine, un altro ruolo chiave è quello dell'acqua. Berne 8 bicchieri al giorno è un consiglio importante non solo per smaltire le tossine in eccesso, ma anche per aiutare l'organismo a fluidificare il sangue e gli altri liquidi corporali, garantendo un perfetto funzionamento di tutti gli organi e permettendo così al metabolismo di "lavorare" senza intoppi.

Seguendo queste regole, è possibile accelerare notevolmente il metabolismo già in 5 giorni. È questo, infatti, l'arco di tempo sufficiente per sentirsi subito più leggere, attive e vitali, e dare finalmente inizio al dimagrimento in modo costante e naturale.

mercoledì 21 maggio 2008

Ricarica delle gambe

Ricarica delle gambe
(ripetere da 3 a 5 volte per gamba) Appoggiare il peso del corpo sul piede destro. Piegare il ginocchio sinistro sollevando il piede sinistro da terra. Contrarre la gamba sinistra, ma in particolare il polpaccio. Fare quindi oscillare la gamba lentamente (solo dal ginocchio in giù) avanti e indietro. Rilassare i muscoli per un attimo al termine di ciascuna oscillazione anteriore e posteriore. Solo i muscoli che mantengono sollevata la gamba rimarranno contratti nell'oscillazione posteriore. Dopo aver eseguito questo movimento da tre a cinque volte, passare all'Esercizio N. 3 (Rotazione della caviglia). Quindi eseguire l'Esercizio di ricarica della gamba destra, e successivamente la rotazione della caviglia.
3. Rotazione della caviglia (ripetere 5 volte in ciascuna direzione) Mantenendo il peso del corpo sul piede destro, contrarre la caviglia sinistra e fare ruotare il piede sinistro lentamente, con un movimento circolare, cin­que volte in una direzione e cinque nell'altra. Ripetere con la caviglia destra dopo avere eseguito con la gamba destra l'Esercizio N. 2.
4. Ricarica del polpaccio e dell'avambraccio, della coscia e del bicipite (ripetere 3 volte con il braccio e la gamba sinistri e 3 con il braccio e la gamba destri; poi 3 volte con entrambe le braccia e le gambe) Spostare il peso del corpo sul piede destro, appoggiando leg­germente il piede sinistro per terra, lievemente spostato in avanti e a sinistra. Contrarre contemporaneamente il polpac­cio sinistro e l'avambraccio sinistro; rilassare. Contrarre con­temporaneamente la coscia sinistra e il bicipite sinistro; rilassare. Questi movimenti equivalgono a un esercizio completo. Dopo averli eseguiti tre volte, spostare il peso del corpo sul piede sinistro, appoggiando leggermente il piede destro per terra, lievemente spostato in avanti e a destra. Contrarre contemporaneamente il polpac­cio destro e l'avambraccio destro; rilassare. Contrarre contemporaneamente la coscia destra e il bicipite destro; rilassare. Ripetere tre volte.
Poi distribuire il peso del corpo su entrambi i piedi e contrarre i polpacci e gli avambracci contemporaneamente; rilassare. Contrarre le cosce e i bicipiti contemporaneamente; rilassare. Ripetere tre volte.
5. Ricarica del torace e dei glutei (ripetere 3 volte per parte) Contrarre contemporaneamente l'emitorace sinistro e il gluteo sinistro; rilassa­re. Contrarre contemporaneamente l'emitorace destro e il gluteo destro; rilas­sare. Continuare alternando il lato sinistro e il lato destro, finché non avrete ese­guito l'esercizio tre volte per parte.
6. Ricarica della schiena in tre fasi(ripetere da 3 a 5 volte) Contrarre e rilassare i muscoli della schiena lungo la spina dorsale, comin­ciando dal muscoli della regione lombare, opposta all'ombelico, prima a sini­stra e poi a destra; quindi quelli tra le scapole, prima a sinistra e poi a destra; infine quelli della parte superiore delle spalle, prima a sinistra e poi a destra. Per fare questi movimenti potrà essere necessario muovere leggermente il corpo e le spalle per isolare i muscoli di ciascun lato della spina dorsale. Procedere dalla regione lombare sinistra alla destra; dalla regione scapolare sinistra alla destra; dalla spalla sinistra alla destra. Quindi ritornare alla regione lombare e ripetere.
7. Rotazione delle spalle (ripetere da 3 a 5 volte in ciascuna direzione) Appoggiare le dita della mano sinistra sulla spalla sinistra e le dita della mano destra sulla spalla destra, tenendo i gomiti sollevati lateralmente. Partendo da questa posizione, ruotare contemporaneamente le braccia, le spalle e le scapole portandole prima verso l'alto, poi in avanti e quindi in basso e infine indietro, descrivendo un cerchio il più ampio possibile. Successivamente, eseguire la rotazione in senso contrario facendo ruotare contemporaneamente le braccia, le spalle e le scapole portandole prima verso l'alto, poi indietro, poi in basso e infine in avanti, descrivendo un cerchio il più ampio possibile. Eseguire l'esercizio da tre a cinque volte in avanti e da tre a cinque volte indietro.
8. Ricarica della gola (ripetere 3 volte) Senza sollevare il mento, contrarre contemporaneamente tutti i muscoli frontali e laterali della gola; rilassare. Contrarre contemporaneamente i muscoli anteroâ€'laterali della parte sinistra della gola; rilassare. Contrarre contemporaneamente i muscoli anteroâ€'laterali della parte destra della gola; rilassare.Ripetere in quest'ordine finché non avrete eseguito ciascuna delle fasi dell'esercizio tre volte. Terminare ripetendo ancora una volta la prima fase.
9. Ricarica del collo (ripetere da 3 a 5 volte) Abbassare la testa finché il mento non tocchi il petto. Quindi, contrarre i muscoli del collo e della gola e, mantenendo la tensione, sollevare il mento fino a piegare la testa indietro. Rilassare completamente, in modo che la testa ricada nuovamente in avanti spinta dal suo stesso peso e il mento tocchi il petto. Il movimento di caduta della testa culminerà in un lieve rimbalzo quando il collo si piegherà completamente in avanti.
10. Assestamento del collo (ripetere da 3 a 5 volte in ciascuna direzione) Contrarre leggermente i muscoli della gola e del collo e fare ruotare lentamente la testa da tre a cinque volte in una direzione e da tre a cinque volte nell'altra. Rilassare e girare la testa un paio di volte in ciascuna direzione.
11. Assestamento della spina dorsale (ripetere da 6 a 8 volte) Piegare i gomiti tenendo gli avambracci quasi paralleli al suolo e le braccia aderenti al corpo. Con uno scatto veloce ruotare il tronco verso sinistra e i fianchi verso destra. Quindi ruotare il tronco verso destra e i fianchi verso sinistra. (Lo scatto in una delle due direzioni equivale a un esercizio completo).
12. Rotazione della spina dorsale (5 volte in ogni direzione) In posizione eretta con le gambe leggermente contratte e i piedi divarica­ti (30â€'35 centimetri), portare le mani alla vita. Contrarre i muscoli della schiena lungo la spina dorsale e mantenendoli contratti fare ruotare il tronco al di sopra della vita, cinque volte in una direzione e cinque volte nell'altra. Non muovere i fianchi; ruotare la spina dorsale soltanto dalla vita in su, mantenendola diritta.
13. Stiramento laterale della spina dorsale (ripetere da 3 a 5 volte per parte, alternando) Mantenendo la stessa posizione dell'esercizio precedente, con i muscoli lungo la spina dorsale contratti e le mani alla vita, piegare lentamente il tronco al di sopra della vita, prima da un lato e poi dall'altro. Piegare la spina dorsale il più possibile senza muovere i fianchi.
14. Assestamento della spina dorsale (avanti e indietro) In posizione eretta, con i piedi leggermente divaricati, appog­giare le dita della mano sinistra sul lato sinistro della colonna vertebrale vicino al coccige, e le dita della mano destra sul lato destro. Inclinare il tronco leggermente in avanti. Quindi piegar­lo indietro con un leggero scatto e contemporaneamente spin­gere in avanti con le dita la parte inferiore della spina dorsale, arcuando la schiena e sollevando appena i talloni. Ripetere l'e­sercizio dopo avere spostato le dita un po' più in alto. Conti­nuare fino a quando le dita non raggiungeranno il punto più alto possibile della spina dorsale.
15. Torsione della spina dorsale (ripetere da 6 a 8 volte)In posizione eretta con i piedi leggermente divaricati, le gambe diritte e la spina dorsale tesa, alzare le braccia in avanti all'altezza delle spalle. Chiudere i pugni, contrar­re i muscoli delle braccia portandole lentamente prima a sinistra e poi a destra facendo perno sulla vita, muo­vendo soltanto il tronco dalla vita in su. Il movimento deve essere dolce e ritmico, non brusco. I pugni devono essere rivolti verso il basso.Mentre il braccio sinistro si muove all'indietro, il braccio destro deve seguire il movimento, pie­gandosi al gomito in maniera che il pugno destro tocchi la spalla sinistra nel momento in cui il braccio sinistro raggiunge il termine del suo percorso all'indietro. Rilassare momentaneamente; poi contrarre nuovamente i muscoli delle braccia, girandosi verso destra finché il pugno sinistro non toccherà la spalla destra. Rilassare momentaneamente. La testa deve girare, seguendo l'arco del braccio nel suo percorso all'indietro. (Una torsione in una direzione equivale a un esercizio) 16. Esercizio per stimolare la memoria (ripetere parecchie volte) Con le nocche delle dita, colpire rapidamente tutto il cranio. Concentrarsi su ogni colpo cercando di percepire che si stanno stimolando e risveglian­do le cellule cerebrali. Questo è un esercizio ottimo per migliorare le rea­zioni mentali e nervose.
17. Massaggio del cuoio capelluto Appoggiare e premere i polpastrelli delle dita sul cuoio capelluto, facendo attenzione a non farli scivolare sui capelli, e massaggiare tutta la testa con movimento rotatorio. Questo esercizio alleggerirà la tensione muscolare e stimolerà la circolazione sanguigna del cuoio capelluto.
18. Massaggio del midollo allungato (ripetere da 2 a 3 volte) Appoggiare l'indice, il medio e l'anulare di ciascuna mano sul midollo allun­gato alla base del cranio. Tenendo le dita premute sul midollo allungato, muoverle in piccoli cerchi, tre volte in una direzione e tre volte nell'altra. Quindi, contrarre i muscoli della gola e della testa, come nell'Esercizio di ricarica del collo (N. 9), e piegare il capo indietro. Poi rilassare e spingere la n le dita in modo che il mento cada velocemente, ma dolcemente, sul petto.
19. Ricarica dei bicipiti. (ciascun braccio, alternativamente, 3 volte)Intrecciare (o appoggiare) le mani sulla testa. Contrarre e rilassare il bicipite sinistro e poi quello destro alternativamente.

3 RICARICARE DI ENERGIA IL CORPO MEDIANTE LA CONTRAZIONE E IL RILASSAMENTO

RICARICARE DI ENERGIA IL CORPO MEDIANTE LA CONTRAZIONE E IL RILASSAMENTO
Contrarre usando la volontà, rilassare e percepire. La contrazione si produce quando l'energia è trasmessa volontariamente a uno qualsiasi dei muscoli. Esistono vari gradi di contrazione, a seconda della quantità di energia che viene inviata al muscolo. Per poter spiegare la tecnica di ricarica della Self-Realization Fellowship accennerò a tre gradi di contrazione: leggera, media ed elevata.
Leggera: indica una modesta quantità di energia;
Media: indica una quantità maggiore di energia;
Elevata: indica la massima energia possibile.

Nella contrazione elevata si determina una lieve vibrazione nel corpo o nella parte del corpo che si sta contraendo. Si avverte una sensazione piacevole e corroborante. Non contrarre mai fino al punto di provare un senso di sforzo o di disagio.L'allontanamento dell'energia dai muscoli corrisponde al rilassamento. Anche nel rilassamento si possono distinguere tre stadi o gradi progressivi: rilassamento leggero, parziale e completo.

Esperimenti:
1. Effettuando il seguente esercizio è possibile individuare i tre gradi di contrazione e di rilassamento. Portare il braccio destro in avanti, parallelo al suolo. Con le dita della mano sinistra stringere delicatamente l'avambraccio destro sotto il gomito. Quindi contrarre e rilassare leggermente l'avambraccio destro, aprendo e chiudendo a pugno le dita della mano destra. Ora, tenendo fermo l'avambraccio destro, rilassare la mano e le dita e percepire i seguenti gradi della contrazione:
a) Leggera: chiudere delicatamente le dita della mano destra, formando un pugno semichiuso e rilassato. Notare che i muscoli dell'avambraccio sono contratti solo leggermente.
b) Media: stringere il pugno con forza come se doveste sostenere e sollevare un oggetto pesante. Questo movimento determina una contrazione media.
c) Elevata: stringere più forte le dita, finché il braccio non vibri lievemente, come se steste effettivamente sollevando un oggetto pesante. Questo movimento determina una contrazione elevata. Ora rilassare il braccio destro, abbandonandolo lungo il fianco.

Nella seconda parte di questo esperimento si potranno percepire tre gradi di rilassamento che terminano con il rilassamento completo dei muscoli del braccio.
Abbandonare il braccio destro lungo il fianco. Tenendo gli occhi chiusi, contrarre l'avambraccio fino a raggiungere il grado di contrazione elevata (come illustrato al punto 'c'). Notare che l'avambraccio vibra per effetto della contrazione.
a) Rilassamento leggero: rilassare leggermente le dita percependo nell'avambraccio un grado minimo di contrazione.
b) Rilassamento parziale: rilassare ulteriormente le dita percependo nell'avambraccio soltanto una leggera contrazione.
c) Rilassamento completo: rilassare completamente le dita, abbandonando il braccio, la mano e le dita lungo il fianco.

Nel corso della fase di rilassamento cercate di rendervi conto che la volontà diminuisce, l'energia si ritira dall'avambraccio, e i muscoli si rilassano gradualmente.
Quando rilassate completamente l'avambraccio, accertatevi che il braccio sia abbandonato lungo il fianco. Se rimane sollevato anche solo di poco, significa che nel braccio permane ancora una certa contrazione che vi impedisce di ottenere un rilassamento muscolare completo.
Questo esercizio può essere eseguito con qualsiasi parte del corpo, sdraiati su un letto rigido o su una coperta stesa per terra.
2. Portare il braccio destro in avanti (con il palmo della mano rivolto verso l'alto) fino all'altezza della spalla, parallelamente al suolo.
Appoggiare la mano sinistra chiusa a pugno sul palmo della mano destra e spingerla verso il basso come se la mano sinistra pesasse oltre due chili.
Resistere a questa pressione contraendo il braccio destro. Aumentare la pressione della mano sinistra come se pesasse cinque chili.
Per mezzo della volontà, sostenere questa pressione con la mano destra e contrarre maggiormente il braccio destro, immettendovi più energia con la volontà. Aumentare ancora la pressione della mano sinistra come se pesasse oltre sette chili.
Resistere alla pressione aumentando con la volontà la contrazione e l'energia nel braccio destro. Rilassare, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
3. Eseguire ora l'esercizio di 'sollevamento pesi' senza esercitare alcuna pressione con la mano. Portare il braccio destro in avanti (con il palmo della mano rivolto verso l'alto), parallelamente al suolo, come nell'esperimento precede nte. Mantenere il braccio in questa posizione cercando di comprendere che il braccio è mantenuto nella posizione suddetta da una certa quantità di volontà e di energia. Se la volontà venisse ritirata dal braccio destro, esso ricadrebbe lungo il fianco attratto dalla forza di gravità. La stessa cosa accadrebbe se i nervi dei braccio si paralizzassero improvvisamente o venissero recisi, o se l'energia fosse ritirata dal braccio in qualche altro modo. Contrarre ora il braccio steso in avanti come se si dovesse sollevare un peso immaginario di oltre duechili. Contrarre ulteriormente, come se si dovesse sollevare prima cinque e poi sette chili. Rilassare il braccio e lasciarlo ricadere lungo il fianco.E' necessaria la volonta' per sollevare un peso, reale o immaginario. La quantita' di energia necessaria a sollevare un peso cresce in rapporto all' aumento del peso stesso. La forza di volonta' e l'energia che vengono trasmesse al braccio aumentano automaticamnete quando si solleva un peso maggiore.Se tocchiamo entrambi i poli di una batteria elettrica, percepiamo nelle mani energia e tensione. Se beviamo un bicchiere di latte o mangiamo quando siamo stanchi, ci rendiamo conto che nel corpo affluisce una certa quantita' di energia. In entrambi i casi l'energia e' stata prodotta da un'agente esterno introdotto nel corpo.Ma quando contraiamo o ricarichiamo volontariamente il braccio, o qualsiasi altra parte del corpo (come negli esperimenti precedenti), l'energia si produce esclusivamente grazie al potere della coscienza che si esprime tramite la volontà. Se ci limitiamo a immaginare di tra- smettere l'energia al braccio destro, forse riusciremo ad inviarne solo una quantità minima; ma, ricorrendo coscientemente alla forza di volontà, riusciremo invece ad inviare nel braccio una quantità percettibile di energia. Se ricaricheremo il corpo contraendolo per mezzo della volontà, scopriremo lo straordinario legame che esiste fra la coscienza e il corpo.Ad esempio, se inviamo l'energia al braccio destro per mezzo della volontà:
1) produciamo l'energia che percepiamo come forza;
2) determiniamo la contrazione dei muscoli. Questo esperimento sta a dimostrare che la coscienza sotto forma di forza di volontà è il fattore primario che modifica l'afflusso dell'energia nel muscoli o in qualsiasi parte del corpo. Inoltre, 'sollevando i pesi' con la volontà si scopre il legame essenziale fra la volontà e l'energia: quanto più grande è la volontà, tanto maggiore è l'affiusso di energia in qualsiasi parte del corpo.Contrarre usando la volontà. Fare fluire con la volontà l'energia vitale (per mezzo della contrazione) in tutto il corpo o in una parte qualsiasi di esso. Sentire che l'energia vibra in tutto il corpo o in quella specifica parte, apportando forza e vitalità.Rilassare e percepire. Rilassare la contrazione e cercare di percepire nella parte ricaricata la piacevole ed elettrizzante sensazione di nuova vitalità e di nuova forza. Cercare di sentire di non essere il corpo, ma la vita che sostiene il corpo. Percepire la pace, la libertà e la maggiore consapevolezza che si accompagnano alla calma procurata dalla pratica di questa tecnica.

ESERCIZI DI RESPIRAZIONE

ESERCIZI DI RESPIRAZIONE

• 20 respiri connessi. Prendere 4 respirazioni corte e una profonda, dal naso. Ripetere 4 volte.Indicazioni: fare questo una o due volte al giorno. Nel giro di un anno questo porterà a un ampliamento della consapevolezza del respiro.
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• 20 respiri connessi con la lingua contro i denti, con le labbra chiuse, respirando dal naso.Indicazioni: questo aiuta a smettere di digrignare i denti durante il sonno e permette di lasciar andare rabbia e ostilità.
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• 20 respiri connessi con la bocca ben aperta, respirando dalla bocca.Indicazioni: aiuta a far uscire sentimenti repressi.
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• 20 respiri connessi con la bocca ben aperta, respirando con il naso.Indicazioni: questa è la forma più efficace per lasciar andare energia negativa dalla mente e dal corpo.
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• Respirazione energetica senza alcun rumore. 20 o più respirazioni connesse inspirando ed espirando tanto dolcemente che l'aria non ha nessun suono quando entra e quando esce dalle narici.Indicazioni: per meditare sul fluire dell'energia nel corpo così come sul fluire della respirazione.
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• 20 respirazioni connesse dalle narici, prendendo 9 respiri corti e uno profondo; ripetere 2 volte.Indicazioni: aiuta a lasciar andare la stanchezza.
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• Respirazione intuitiva. Respirare in maniera connessa liberamente e sperimentare quello che si sente. Lascia che il tuo schema di respirazione sia guidato dalla respirazione interna che è lo Spirito Eterno.Indicazioni: Connessione col tuo Sé Superiore.

martedì 20 maggio 2008

MAGRI E SANI CON LA DIETA TUTTO PESCE


Queste che leggete le ho trovate curiosando nel web non sono facili da trovare per questo le copio e le metto nel blog così tutti possono leggerle e se vogliono seguirle io ho scelto ciò che mi piace e mi sembra adatto per i miei problemi Buona Dieta a tutte e tutti



Fata del cuore





Magri e sani con la dieta a tutto pesce



Basti pensare che una porzione di pesce e una di carne rossa hanno praticamente lo stesso contenuto di proteine (circa il 18% del peso), ma una netta differenza a livello di calorie: solo 230 per il pesce contro le 640 della carne!
Ma non è tutto: il pesce è povero di sodio e ricco di potassio, vitamine e sali minerali preziosi per il nostro organismo, ed è una fonte primaria di omega-3, i grassi "buoni" dalle proprietà antiossidanti divenuti ormai celebri per combattere l'invecchiamento e prevenire i disturbi cardiocircolatori.
A conferma di questo, uno studio dell'American Heart Association ha dimostrato che gli uomini e le donne che seguono una dieta ricca di pesce riducono di oltre il 60% il rischio di infarto, e si proteggono dall'insorgenza di malattie degenerative come l'Alzheimer.

Mangiare pesce almeno 3 volte alla settimana, insomma, è un toccasana per la salute e per la linea. Ma quali sono i pesci più indicati per una dieta sana e leggera?

La palma del più dietetico spetta al merluzzo, che contiene solo 71 calorie per 100 grammi ed è anche ricco di vitamine A e B e di magnesio.
L'assenza di grassi, però, lo rende povero di Omega-3, contenuti invece in grande quantità nell'olio di fegato. Inoltre la sua carne, piuttosto stopposa, richiede spesso l'utilizzo di sughi per renderlo morbido: per non eccedere con le calorie l'ideale sono gli intingoli a base di verdura, per esempio i pomodorini in umido.

Altri frutti del mare dal basso contenuto calorico sono i molluschi, dalle vongole ai pettini alle capesante. Contengono circa 85 kcal per 100 grammi, ma sono poveri di grassi Omega-3. I molluschi vanno cotti preferibilmente in umido, per mantenere le loro proprietà nutritive e per eliminare eventuali batteri. Lo stesso vale per i gamberi, che sono ricchi di fosforo e potassio e apportano solo 71 calorie per etto, ma contengono pochi Omega-3 e oltre 150 mg di colesterolo per etto.

Una buona alternativa per un secondo leggero a base di pesce sono le sardine, che pur avendo un basso contenuto calorico (96 kcal per 100 grammi) si distinguono per un buon apporto di vitamina B12 e di calcio, grazie anche alle lische che spesso non vengono eliminate. Unica pecca: contengono pochi Omega-3.

Per trovare una maggior quantità di "grassi amici" è meglio ricorrere al pesce spada, che ne contiene circa 0,09 grammi per etto. Il suo apporto di calorie è medio, circa 158 per 100 grammi, ma per gustarlo al meglio le sue carni non dovrebbero essere sottoposte a temperature troppo elevate.

Altre due varietà molto ricche di grassi Omega3, ferro e magnesio sono la trota e lo sgombro, che apportano però circa 168 calorie per 100 g. Per ovviare al problema scegliete la cottura alla griglia: è leggera, non richiede condimento e grazie a un tempo limitato di esposizione al calore mantiene intatte tutte le proprietà nutritive.

Attenzione, infine, al salmone: contiene grandi quantità di grassi "buoni" e un buon assortimento di vitamine del gruppo B, ma la sua carne è più calorica: ben 182 kcal per 100g. (Comunque sempre meno della carne dico io: Fata del cuore)

La scelta di prodotti ittici è molto più ampia, ma bastano già queste poche specie per seguire un'alimentazione varia a base di pesce, tanto più che molti sono pesci diffusi nei nostri mari e acquistabili a poco prezzo: per gustare del pesce saporito, sano e dietetico non è necessario ricorrere alle specie "alla moda" che vengono vendute a prezzi salatissimi, perchè il prezzo non ha nessun rapporto con il valore nutritivo.

L'alimentazione a base di pesce, poi, non è più una prerogativa riservata a chi vive nelle città di mare: oggi quasi tutte le città offrono l'opportunità di acquistare pesce fresco nei mercati e nei grandi supermercati. L'importante è saperlo scegliere. a naso! Se il pesce è di mare, infatti, deve avere un tenue odore di salmastro, mentre se è d'acqua dolce è riconoscibile da quello caratteristico della specie. Un pesce non più fresco, invece, si riconosce dall'odore d'ammoniaca, dolciastro e fecaloide.
Il prodotto fresco, inoltre, deve avere l'occhio brillante, in rilievo, le branchie ben colorate e umide, l'addome turgido, e la pelle tesa e umida. Un pesce con l'occhio smorto e infossato, l'addome floscio e la pelle secca e grinzosa va lasciato dov'è senza esitazioni, e lo stesso vale per un prodotto dalla provenienza dubbia, che potrebbe essere contaminato da germi o sostanze inquinanti come il mercurio e altri metalli pesanti.

Nel dubbio, comunque, è sempre meglio preferire pesce surgelato, che offre maggiori garanzie igieniche, e rigorosamente cotto, con buona pace di giapponesi e amanti del sushi.



FONTI: Mayo Clinic, Journal of the American Medical Association

lunedì 19 maggio 2008

Preliminari e posizioni per la meditazione

Scegli un posto tranquillo. Indossa un abito ampio, comodo. Siedi seguendo il buon senso, senza sforzarti in nulla, secondo principi anatomici corretti. Prova con uno sgabello, senza incrociare le gambe. Cerca, comunque, di stare con la schiena ben dritta e senza appoggio.
Oppure siedi su un cuscino consistente, in alternativa un tappeto o una coperta ripiegati. Sarebbe preferibile una panchetta idonea. A stomaco vuoto. Le gambe incrociate, secondo la posizione classica del loto (Padmasana) o semplice (Sukhasana). Bilanciati bene senza pendere né a destra né a sinistra, né avanti né indietro. Mantieni la schiena ben dritta, in posizione verticale e in modo che non presenti altre curve oltre quelle fisiologiche, collo e testa eretti. Appoggia le mani sulle ginocchia. Non importa se dalla parte del dorso o del palmo.
Rimani nella posizione adottata quanto è possibile. Sciogli la posizione, cammina qualche minuto ed eventualmente ripeti.
Disposizione mentale per la meditazioneLa propensione, lo stato d'animo con cui intraprendere la tecnica è di apertura alla vita e al respiro, istante per istante, ricettività e umiltà.
La tecnica di meditazione suggeritaIl fulcro della meditazione è l'attenzione. Dopo esserti ritirato, pertanto, in un luogo appartato non esercitare alcuna incombenza. Assumi la tua posizione. Rammenta che dev'essere stabile e confortevole. Segui il naturale flusso del respiro attentamente e continuamente senza condizionarlo in modo alcuno per un periodo di tempo che con la pratica diverrà via via più lungo. Nonostante le possibili fluttuazioni del ritmo respiratorio, l'attenzione non dovrà restare indietro, né anticipare l'evento.
POSTED BY: pitola on November 28, 2007, 6:03 pm [ QUOTE ]

LA POSTURA:Premessa Per ottenere una meditazione soddisfacente, la corretta Postura del corpo è molto importante, poiché permette una regolare circolazione delle energie sottili in tutto il nostro aggregato psicofisico, facilitando in tal modo il rilassamento e la concentrazione. In particolare nel Buddhismo, ma anche in altre discipline quali lo Yoga, viene utilizzata la posizione del “Loto Completo” o del “Semiloto” ( vedi descrizione di seguito ). In alternativa, per coloro che hanno problemi alle gambe, anche la posizione seduta su una sedia può andare bene. In ogni caso è veramente sconsigliato sdraiarsi per terra, poiché il rilassamento conseguito può facilmente indurre il sonno. Preliminari:a) Scegliere un luogo pulito, silenzioso e confortevole, profumando eventualmente l'ambiente con un bastoncino di incenso di sandalo. ( Il sandalo favorisce la meditazione ) b) Togliere le scarpe e le calze. c) Indossare indumenti comodi e larghi ( meglio di lino o di cotone) che non stringano soprattutto a livello del bacino. d) Togliere orologi, braccialetti, collane e quant'altro possa impedire la circolazione del sangue.
e) Per gli uomini, togliere eventuale portafogli dalla tasca posteriore dei pantaloni. Posizione del Loto Completo e del Semiloto: 1 ) Procurarsi un cuscino non troppo morbido ( tipo " Zafu " ) avente un altezza pari al proprio pugno e larghezza di circa 30 cm, quindi posizionatelo sopra ad un materassino di gommapiuma oppure sopra ad una coperta. 2) Sedersi su circa metà del cuscino in modo da permettere alle gambe di incrociarsi facilmente. 3) Incrociare le gambe ponendo il piede destro sopra alla coscia sinistra e viceversa porre il piede sinistro sopra alla coscia destra. ( Loto Completo ). Oppure lasciare il piede sinistro semplicemente appoggiato sul materassino.(Semiloto)Le ginocchia dovrebbero possibilmente toccare a terra. 4) Mantenere la schiena diritta ma non rigida e perpendicolare con il pavimento. 5) Appoggiare il dorso della mano sinistra sui piedi, circa 4 cm sotto l'ombelico, quindi porre il dorso della mano destra sul palmo della mano sinistra con i due pollici che si toccano lievemente. ( In alternativa appoggiare le mani sulle ginocchia )I gomiti non devono essere ne troppo distanti al busto, ne troppo vicini. Spalle e bacino devono essere completamente rilassati. 6) Mantenere il capo il linea con la colonna vertebrale, cercando di ritrarre di poco il mento verso la gola. 7) Tenere gli occhi socchiusi, che fissano a) la punta del prorpio naso, oppure b) un punto immaginario sul pavimento a circa 1,5 metri davanti a sé. 8 ) Mantenere la bocca socchiusa con la punta della lingua che tocca il palato. ( Questo serve ad impedire una eccessiva salivazione ) Posizione seduta su di una sedia : Sedersi su una sedia cercando di non appoggiarsi allo schienale e mantenendo la schiena diritta. Le gambe devono restare parallele, ne troppo vicine ne troppo lontane. Le mani possono anche essere appoggiate sulle gambe. Per il resto valgono i punti precedenti. Pratica di “ Shinè sul Respiro: ( Durata: almeno 15-20 minuti per due sessioni giornaliere. Per i principianti non andare oltre la mezz’ora a seduta) 1) Una volta assunta la postura, correggere eventuali errori con movimenti lenti ed armoniosi.2) Predisporsi mentalmente a praticare la meditazione in modo serio. Assumere mentalmente un atteggiamento dignitoso e disciplinato. 3) Fare 3 inspirazioni profonde, espirando l'aria molto lentamente.4) Rilassarsi completamente cercando di prendere in rassegna tutte le parti del corpo per vedere se ci sono eventuali tensioni muscolari e quindi scioglierle. Ripetere più volte questo esercizio, prendendo in esame anche gli organi interni del nostro corpo.5) Una volta conseguito un certo rilassamento ( dopo circa 5 minuti ), concentrarsi sul proprio respiro puntando l'attenzione a) sul petto che si alza e si abbassa, oppure b) sulla l'aria che entra ed esce dalle narici. Non controllare assolutamente il respiro ma lasciarlo naturale.6) Cercare di non giudicare i pensieri e le sensazioni che inevitabilmente sorgono.Non bisogna in alcun modo reprimere con la forza tali pensieri, ma chiaramente nemmeno seguirli con l’attenzione. Cercare una via di mezzo.7) Mantenere un atteggiamento che semplicemente “osserva” i pensieri senza alcun attaccamento o avversione, per poi lasciarli andare.8) Ritornare continuamente sul respiro.9) Sia che la meditazione stia procedendo bene oppure male, evitare in ogni caso di giudicare se stessi come dei validi o scadenti “meditatori”.10)Non avere alcuna aspettativa dalla meditazione.11)Non pensare di voler ottenere, ne eliminare qualcosa di se stessi.12)Se sorgono brevi istanti di pace profonda, non attaccarsi ad essi sperando che durino a lungo, ma ritornare costantemente al respiro.13)Rimanere nel “ Qui ed Ora”, cioè presenti nel momento in cui si vive e nel luogo nel quale ci si trova. Antidoti particolari :1)Se la mente è particolarmente agitata e devia continuamente dal proprio oggetto, rinnovare l’ interesse riflettendo sulla motivazione per la quale si sta facendo tale meditazione, quindi tornare sul respiro.2) Se la mente è presa dal torpore ( un tipo di apatia ), visualizzare per alcuni secondi una luce intensa situata tra i propri occhi, quindi ritornare sul respiro. 3) Sviluppare la “Memoria” che permette di ricordare continuamente l’oggetto della propria attenzione.4) Sviluppare il fattore mentale della “Vigilanza” che si accorge quando la mente si distrae.

domenica 18 maggio 2008

meditazioni per migliorare se stessi

Noi spesso crediamo di dover lavorare
duramente per raggiungere ogni
piccolo successo e finiamo col
trasformare anche il più semplice
incarico in uno sforzo. La fede del
duro lavoro è spesso quello che ci
trattiene dal conquistare il piacere,
la prosperità e la gioia. Ciò innalza
una barriera che nulla può abbattere.
Sviluppare una convinzione in
tranquillità, combinandola con
l'energia positiva e con l'impegno
per i nostri scopi può invece aprire
molte porte e creare miracoli.
Potremmo scoprire che i nostri
compiti sono molto più facili di
quello che crediamo e che ci troviamo
così bene da non provare alcuna
difficoltà. Contrariamente a quanto
si crede, il nostro impegno può
renderci liberi. Anche il più
semplice o il più elementare dei
compiti può innalzarci a livello del
divino, se noi lo permettiamo.




Mettetevi in una posizione comoda se
ci riuscite anche nella classica
posizione yoga del loto altrimenti
anche seduti su una sedia la schiena
diritta non incrociate le gambe
affinche la vostra energia vitale
possa scorrere liberamente le mani
aperte verso l'alto sulle ginocchia
dove arrivano rilassate senza
tensioni se volete ascoltate una
musica rilassante senza parole che
potrebbero distrarvi dalla
meditazione a volume basso, potete
farlo anche all'aperto purché siate
sicuri che nessuno possa venire a
disturbarvi; quando siete pronti:









Chiudete gli occhi, respirate
profondamente e rilassatevi.
Immaginatevi di svolgere i vostri
impegni quotidiani: magari mentre vi
spostate per andare al lavoro, o
mentre lavate i piatti, pulite la
casa, pagate i conti, rispondete al
telefono; insomma, mentre vi dedicate
agli svariati compiti che fanno parte
della cura di voi stessi e della
vostra famiglia. Immaginate che ogni
impegno diventi speciale. Ogni cosa
che fate è toccata dalla grazia di un
sacro potere. Immaginate una luce
intorno a voi che illumina e porta
bellezza in ogni cosa che fate.
Visualizzate voi stessi che con
energia accresciuta completate gli
impegni in modo efficiente e gioioso,
lasciandovi del tempo per voi stessi.
Quando avete completato questa
meditazione pensate a qualche pratica
da fare per rendere un'attività
quotidiana sacra. Forse potreste fare
un bagno o cenare al lume di candela,
o confessare a qualcuno che lo amate
o fare un infinito numero di semplici
cose che possano far sì che un
momento ordinario sfiori il divino.








Potete ripetere durante il giorno
queste affermazioni positive:





La mia vita diventa ogni giorno più
facile.




Per me è facile darmi una
motivazione.




Il mio fine spirituale mi guida in
avanti e in alto.




La mia onesta devozione mi porta
gloria e riconoscimento.




Il mio impegno mi porta importanti
consensi.




Io sono infiammato e ispirato.




La mia vita è semplice e facile.